La ricetta de sa Faa a sa seddoresa, la favata alla sanlurese: c'è la fama diffusa che i sanluresi, abitanti di una cittadina a una cinquantina di km da Cagliari, siano grandi mangiatori di fave, e c'è più di un proverbio e una storiella che li riguarda...

ricetta sarda favata sanlureseFOTO ALESSANDRO CANI

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I piatti a base di legumi sono tradizionali nella cucina sarda. In particolare le fave erano l'ingrediente di numerosi piatti sardi, essendo una delle coltivazioni principali nei campi in rotazione col grano; piccole, medie, fresche e secche le fave venivano mangiate intere o ridotte a purea (come nel succu 'e faa), fritte, in umido, lesse.

Facevano eccezione all'abitudine di mangiare fave gli intolleranti a questo legume, affetti da favismo, piuttosto numerosi nell'Isola.

Una ricetta classica è la favata, ossia fave e lardo, ma sono tradizionali anche le fave con i piedini di maiale, entrambe ricette invernali, prequaresimali, quando i grassi di origine animale si rendevano necessari per combattere il freddo e sostentarsi sufficientemente.

C'è la fama diffusa che i sanluresi, abitanti di una cittadina a una cinquantina di km da Cagliari, siano grandi mangiatori di fave, e c'è più di un proverbio e una storiella che li riguarda, come il modo di dire “Saddoresu pappa faa/ogh' 'e pibara/facc' 'e arra” ossia il sanlurese mangia fave occhi di vipera e faccia di rana.

Una delle storie popolari più note narra che una famiglia di contadini, nonni, figli, nipoti, tra cui il nuovo nato di sei mesi, si era riunita per mangiare favette una domenica... ne avevano mangiato così tante che il piccolino, che era stato messo addormentato in una corbula (cesta tipica) perché la madre golosa voleva avere le mani libere per mangiare, era stato sommerso dalle bucce di fave, che avevano invaso il pavimento... dopo molti minuti la madre si era accorta che la corbula col figlio era scomparsa e capendo cos'era successo avevano iniziato a scavare tra le bucce di fave per ritrovare il piccolino, che fortunatamente non si era accorto di nulla e dormiva beato.

INGREDIENTI

· 1 kg di fave secche
· 300 gr di cotiche di maiale
· 4 pomodori secchi
· 2 spicchi d'aglio
· la buccia di un'arancia
· 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
· 1 mazzetto di finocchietto selvatico
o bietola selvatica
· un cucchiaino di semi di anice
· sale q.b.

PREPARAZIONE

  1. Mettere a mollo le fave dalla sera precedente, indi sciacquarle

  2. In una pentola mettere l'olio, il pomodoro secco tritato, l'aglio, le cotiche e far rosolare a fuoco vivo per 3-4 minuti

  3. Aggiungere le fave, l'arancia, il finocchietto e acqua fino a coprirle abbondantemente, salare.

  4. Cuocere il tutto per circa un'ora e mezza

  5. servire la favata calda, con fette tostate di pane di Sanluri.

FONTE RICETTA
Ricettario 2015 Camere di commercio di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari