Il round italiano del FIA World Rally Championship è da tutti riconosciuto per la difficoltà tecnica del suo percorso ma soprattutto per la bellezza del territorio sardo che ospita l’evento. Una sinergia vitale tra l’Automobile Club d’Italia, la Regione Sardegna, ACI Sport, l’Automobile Club Sassari e tutti i Comuni coinvolti dal passaggio delle prove speciali, curiosamente 20 nell’edizione dei primi 20 anni.

paesaggio sardegna rally

Il Rally d'Italia Sardegna è da tutti riconosciuto per la bellezza del territorio sardo

La Sardegna è un luogo meraviglioso e questo contesto ha contribuito in questi primi diciannove anni a rendere il round italiano del FIA World Rally Championship qualcosa di irripetibile in qualsiasi altra parte del mondo.

Uno scenario con il quale l’evento organizzato dall’Automobile Club d’Italia con il sostegno della Regione Sardegna ha stretto un legame a doppio filo orientato in primis alla promozione turistica.

In un territorio così particolare e magnifico, ACI e ACI Sport hanno fin da subito lavorato per stringere vitali sinergie con le realtà locali grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Automobile Club Sassari che vive il territorio tutti i giorni.

Per dare un’idea di questo complesso lavoro di relazioni, basti pensare che sono ben 20 le amministrazioni coinvolte nel percorso 2023, in uno strano gioco matematico proprio in occasione della 20^ edizione del Rally Italia Sardegna.

Si va da Aglientu, che ospita la Wolf Power Stage, passando per nomi storici del rallysmo sull’isola alcuni legati anche al Rally Costa Smeralda che portò qui le prime sfide internazionali negli anni Ottanta. Alà dei Sardi, Arzachena, Bortigiadas, Buddusò culla di Monte Lerno, Calangianus, Erula, Loiri Porto San Paolo che ospiterà lo shakedown, Luogosanto, Monti e la centralissima Olbia con il Service Park e la prova spettacolo del giovedì a Cabu Abbas.

Determinanti anche i comuni di Oschiri, Ozieri, Padru con il ritorno di Tantariles, Palau, Pattada, Perfugas, Santa Teresa di Gallura, Tempio Pausania con l’omonima speciale e Tula con il suggestivo parco eolico alla fine della Erula-Tula.

“È motivo di soddisfazione che i comuni coinvolti nell’edizione 2023 del Rally Italia Sardegna abbiano manifestato, come già era avvenuto negli ultimi anni, un profondo interesse e un grande desiderio di ospitare il passaggio del rally - ha commentato il Presidente dell’Automobile Club Sassari Giulio Pes di San Vittorio - La rotazione annuale tra nord-est e nord-ovest dell’Isola garantisce l’interessamento di una porzione di territorio ancora più vasta e il mio ringraziamento va proprio ai comuni che, con la regia della Regione Sardegna, sono pronti a garantire partecipazione e collaborazione allo staff dell’Automobile Club d’Italia che è operativo sul posto per organizzare la data italiana del WRC”.